cantine secolo XXI, architetture e paesaggi del vino

Diciotto cantine per la produzione di vino costruite dal 2007 ad oggi in varie nazioni su progetto di architetti internazionali.
Viene analizzata la relazione che le cantine instaurano con l’ambiente e la capacità degli architetti di decifrare e restituire nel progetto i caratteri del terroir, inteso come il complesso delle qualità culturali, ambientali, geologiche e morfologiche che caratterizzano il sito. Ad avvalorare l’ipotesi secondo la quale l’indagine del territorio deve avere un ruolo centrale nel progetto architettonico delle cantine esistono alcuni segnali, quali i nuovi modi di pensare l’enologia, la difesa dei caratteri locali, delle tecniche artigianali di derivazione contadina, dei vitigni autoctoni, delle aziende minori a conduzione familiare, che si rivolgono a un consumatore consapevole e attento ai temi della salute e della salvaguardia dell’ambiente.
È oggi in atto un processo di sensibilizzazione che coinvolge l’ecologia, la gestione del paesaggio e la stessa architettura con risultati spesso eccezionali in cui le cantine vitivinicole sono elementi importantissimi di un processo molto più ampio di generale rivalutazione di brani di territorio.
I progetti presi in rassegna si trovano per la più parte in Europa e in America e le immagini e i testi a corredo descrivono con particolare cura l’inserimento degli edifici nel paesaggio. Gli architetti inclusi nella rassegna sono: Álvaro Siza Vieira, Perraudin architectes, RCR arquitectes, Bearth & Deplazes, Andreas Burghardt, Werner Tscholl, Francisco Izquierdo, Sebastian Mariscal Studio, Richard Rogers, Gerd Bergmeister, Tobia Scarpa, Norman Foster, Estudio Nómada, Jean Nouvel, VF arquitectos, Onsitestudio, Guedes + Decampos, AFT arquitectos.

F. Chiorino, Cantine secolo XXI, architetture e paesaggi del vino, Electa, Milano 2011